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IMU: CALCOLO E PAGAMENTO DELL’IMPOSTA

Come si calcola l'IMU e dove reperire la rendita catastale

L'Imposta Municipale Propria (IMU) è un tributo locale che grava sul possesso di immobili, inclusi terreni e aree fabbricabili, con l’eccezione delle abitazioni principali non di lusso.

Per calcolare l'IMU come prima cosa va individuata la rendita catastale aggiornata, dato reperibile richiedendo una visura catastale nominativa oppure, se si dispone dei dati catastali, una visura catastale per immobile.

La rendita catastale va poi rivalutata del 5%, e poi moltiplicata per un valore che dipende dalla categoria catastale e che di seguito riepiloghiamo:

  1. x 160 i fabbricati di categoria da A/1 a A/9; C/2; C/6 e C/7;
  2. x 140 i fabbricati di categoria da B/1 a B/8; C/3; C/4; C/5;
  3. x 80 i fabbricati di categoria A/10 (uffici) e D/5;
  4. x 65 i fabbricati di categoria da D/1; D/2; D/3; D/4; D/6; D/7; D/8; D/9 e D/10;
  5. x 55 i fabbricati di categoria C/1 (negozi);

Per i terreni agricoli il valore si ottiene aumentando del 25% il reddito dominicale e moltiplicando poi il risultato per il coefficiente di 135.

Come calcolare l'importo da versare

Una volta ottenuto il valore catastale rivalutato, questo va moltiplicato per l'aliquota IMU stabilita dal comune in cui si trova l'immobile.
Per consultare le delibere e i regolamenti comunali relativi all'IMU, è possibile utilizzare il servizio di ricerca disponibile sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).

Chi è tenuto a pagare l’IMU

Sono tenuti al pagamento dell’imposta tutti i proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli, nonché coloro che detengono diritti reali di godimento su tali beni, come usufrutto, uso, abitazione, etc.

L’IMU non è dovuta, invece, per le abitazioni principali e le relative pertinenze, a meno che gli immobili non siano classificati come di lusso e appartengano alle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di valore artistico o storico).

Quali esenzioni sono previste

Le principali esenzioni IMU riguardano:

  • Immobili pubblici destinati a fini istituzionali.
  • Fabbricati speciali (categorie catastali E/1-E/9).
  • Immobili per culto, cultura, enti non commerciali.
  • Terreni agricoli in zone montane o condotti da coltivatori diretti.
  • Fabbricati invenduti delle imprese costruttrici.
  • Immobili di Stati esteri e organizzazioni internazionali.

I comuni possono prevedere ulteriori esenzioni per specifici usi.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione “esenzioni” nel sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).

Quando si paga l'IMU

Il pagamento dell'IMU avviene solitamente in due rate annuali. La prima rata, chiamata acconto, deve essere versata generalmente entro il 16 giugno (o il primo giorno lavorativo successivo se cade in un giorno festivo o nel fine settimana). La seconda rata, conosciuta come saldo, deve essere pagata entro il 16 dicembre (con la stessa regola di posticipo per giorni non lavorativi).

Se il contribuente preferisce, è possibile pagare l'intero importo dell'IMU in un'unica soluzione, entro la metà di giugno.

Come si paga la rata dell'IMU

È possibile versare l’IMU tramite Modello F24, bollettino postale o, se previsto dal proprio comune, attraverso il portale PagoPA.

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